martedì 26 febbraio 2008

Alfieri cattivi e cavalli buoni


È molto raro avere un solo tipo di equilibrio in una partita. Di solito ne esisteranno diversi, che interagiscono l’un l’altro in modi che spesso rendono difficile trovare l’idea giusta. Se questo ti accade durante una partita di torneo (e ti succederà, perché succede a tutti tutte le volte) devi assumere l’atteggiamento dello studente e coltivare la tua forza di volontà. Devi insistere finché non trovi un sentiero che valga la pena percorrere e che si sposi bene con gli equilibri della partita – se ti comporta perdere venti o trenta minuti, allora accetta di perderli di buon grado. Non giocare mai una mossa perché “era il tuo turno e dovevi pure far qualcosa”; non prenderti mai cinque o dieci minuti per poi “giocare la solita mossa nella speranza di guadagnare tempo e che l’idea giusta ti venga al prossimo turno”: ragiona invece lungamente ma correttamente sugli equilibri generali del gioco, come sono stati costruiti e come possono essere modificati in futuro.


Nel diagramma qui sopra le cose sembrano mettersi bene per il Bianco. Si gode un vantaggio di spazio, la coppia di Alfieri e la possibilità di un attacco di pedoni sul lato di Re. Il Nero esercita pressione sul pedone bianco in b3, ma tale pressione non può essere accresciuta, in quanto 1..Tb7 porta a 2.e5, mentre 1..Tb6 2.Ad2 minaccia 3.Aa5. Senza alcuna contromossa il Nero è nei guai, ed infatti in quell’occasione ho pensato a lungo. Ho capito che il mio gioco doveva spostarsi sul lato di Donna, a causa della debolezza del pedone bianco sulla colonna b e per il fatto che il Bianco controllava il centro e il lato di Re. Sfortunatamente, non c’era a prima vista un modo opportuno per continuare. Dopo aver pensato per ben trenta minuti, ho finalmente escogitato il seguente piano: avrei manovrato il mio Cavallo in d7 fino a e6 (via f8) e posizionato l’altro Cavallo in d7 (sguinzagliando così l’Alfiere in g7). In seguito avrei sacrificato un pedone, spostando il Cavallo da e6 alla forte d4. Questo Cavallo chiaramente sta bene qui e serve a incrementare la pressione su b3. Se il Bianco accetta l’offerta e cattura in d4, il Nero sarà riuscito a scambiare dei pezzi (che è di solito una buona idea quando hai meno spazio) e inoltre avrà creato un buon puntello in c5 per il suo Cavallo rimanente. Il Nero sarà per forza sotto di un pedone, ma le sue possibilità sul lato di Donna saranno marcatamente accresciute perché il Cavallo rimasto sarà sicuramente superiore rispetto all’Alfiere cattivo del Bianco. 1..Tfc8! Una mossa all’apparenza strana, che apre la via al viaggio “suicida” del Cavallo verso d4 via f8 ed e6. 2.Dd3 Il Bianco non s’avvede del progetto del Nero. 2..Cf8 3.g4 Ce6 4.g5 Cd7 5.Rh1! Soltanto adesso il Bianco ha realizzato quali fossero gli intenti del Bianco. Lo spostamento del Re sarà chiaro tra breve. 5..Cd4! 6.Cxd4 cxd4 7.Axd4 Axd4 8.Dxd4. Se il Re bianco fosse stato ancora in g1, il Nero avrebbe giocato 8..Dc5, scambiando le Donne. Allora le possibilità di attacco del Bianco sul lato di Re sarebbero completamente perdute, mentre il Bianco avrebbe potuto accatastare minacce su b3 a suo piacimento. 8..Tb4 9.Dd1 Tcb8.


La situazione è cambiata un bel po’. Il Nero adesso esercita forte pressione su b3 e può accrescerla in ogni momento con …Db6 o …Cc5. Naturalmente il pedone in b3 è perso. Anche la superiorità dei pezzi minori del Nero suscita preoccupazione nel Bianco. Gli unici vantaggi del Bianco sono il suo pedone in più (che sta per evaporare) e qualche vaga possibilità sul lato di Re. L’immediato 10.f5 Ce5 lascerebbe il Cavallo bianco in una posizione dominante e metterebbe fine a qualsiasi reale possibilità di successo del Bianco su lato di Re. 10.e5! Un sacrificio di pedone davvero intelligente, utile ad attivare l’Alfiere e a limitare il raggio d’azione del Cavallo nero. 10…dxe5 11.f5! Il Cavallo non può più andare in e5, e quello che un tempo era l’Alfiere cattivo in g2 sta adesso controllando la diagonale aperta h1-a8. 11.gxf5 12.Txf5 e6 13.Tf1 Cc5 14.Dh5 Txb3 15.Tbe1. Il Nero ha sfondato le difese del lato di Donna, e il Bianco sta riponendo tutte le sue speranze sull’altra ala. Adesso il Nero gioca direttamente per guadagnare materiale. 15…Cd3!? Estremamente rischioso, in quanto permette all’Alfiere bianco di andare in e4. 15.Tg5 sarebbe stata una mossa più semplice. 16.Ae4 f5! 17.gxf4 Cf4. Minacciando la regina e …Txh3+. 18.Txf4. Il Nero vince anche dopo 18.Tg1+ Rh8 19.Tg7 Cxh5 20.Txc7 Txh3+ 21.Rg2 Tg3+ 22.Rf1 Cxf6, ecc. 18…exf4 19.Tg1+ Tg3! 20.Txg3+ fxg3 21.Dg5+ Rh8 22.f7. Questo sembra portare il Bianco alla vittoria, in quanto con 22.Df6 è matto e 22.Dxf7 fa perdere la Torre in b8 dopo 23.De5+. Tuttavia il Nero aveva preparato una sorpresa per il suo avversario. 22…g2+! Il Nero ha abbandonato, perché 23.Rxg2 Dxf7 24.De5+ Dg7+ è una facile vittoria per il Nero, ma lo è anche 23.Axg2 Rb1+. La mossa migliore è Db6+ 24.c5 Db2, che difende tutto finché il Nero non contrattacca con …Rd4+ seguito da …Tb2.

Naturalmente in questo passaggio è anche coinvolto un po’ di calcolo tattico, ma ciò non ti deve distrarre dal vero nodo cruciale della partita, ovvero la battaglia per l’iniziativa (il sacrificio di pedone del Nero cercato e ottenuto attraverso le manovre del Cavallo da f4 a d4) e la battaglia per raggiungere specifici equilibri favorevoli (il tentativo del Nero di ottenere un Cavallo ben posizionato contro un Alfiere cattivo, e il bel contro-sacrificio del Bianco 10.e5! al fine di attivare l’Alfiere).

2 commenti:

Fede ha detto...

avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale, siccome i ciottoli che tu volvi

Anonimo ha detto...

fede regna