giovedì 10 aprile 2008

Valore relativo dei pezzi


Parlando da un punto di vista assoluto, si assegna solitamente ai pezzi il seguente valore numerico: pedone 1, Alfiere e Cavallo 3, Torre 5, Donna 10. Tuttavia, durante lo studio dei vari temi strategici, ci siamo resi conto che tale valore numerico è puramente teorico, essendo il valore effettivo di un pezzo determinato dalla posizione generale dei pezzi e da quella particolare occupata dal pezzo stesso. Così, per esempio, un pezzo minore che occupi una casa debole, oppure una Torre sulla settima traversa, o un pedone passato non bloccato varranno qualcosa in più di 3, 5 e 1 punto; mentre un pedone debole o un Alfiere chiuso dai propri pedoni varranno qualcosa in meno di 1 e 3 punti.

Si parla dunque di valore relativo dei pezzi perché il valore del pezzo non è sempre lo stesso, bensì relativo alla posizione. Tutti i motivi strategici fin qui trattati sono elementi della posizione: essi pertanto influiscono sul valore dei pezzi determinandone di volta in volta il valore relativo. Per esempio, appare chiaro che due Torri raddoppiate su una colonna aperta o un pezzo bloccatore di un pedone passato assumono un valore particolare, determinato dall’azione strategica che svolgono.

Anche il possesso di due Alfieri può essere vantaggioso rispetto al possesso di un Cavallo e un Alfiere: questa situazione infatti viene chiamata “vantaggio della coppia di Alfieri” (o “superiorità di AA”). Tale vantaggio viene determinato dal fatto che i due Alfieri esercitano un controllo permanente sule case bianche e nere e godono di una rapidità di spostamento che il Cavallo non ha. Il vantaggio della coppia di Alfieri è particolarmente sensibile nel gioco aperto, condizione ottimale perché gli Alfieri possano sviluppare la loro massima potenza.


In questa posizione di gioco aperto, per esempio, la presenza della coppia di Alfieri costituisce un compenso per l’inferiorità della struttura di pedoni del Nero.

1 commento:

Fede ha detto...

O vita, perché
nel tuo viaggio mi porti
ancora, perché il mio pesante
sonno trascini?

Io so che le più pure fontane
per tutta la terra sfacendosi
non renderanno alla neve bruttata il biancore.

Né l'alba farà
con stanca magia
rifiorire tra case nere le mimose morte.

O vita, perché
non ti pesa
questo mio disperato sonno?