martedì 4 marzo 2008

Pezzi fuori gioco


Riuscire ad impedire l’entrata in gioco di un pezzo avversario è di fondamentale importanza negli equilibri del centro partita. Si considera un pezzo fuori gioco quando il numero di mosse atte a renderlo partecipe della battaglia è troppo alto rispetto all’economia della partita. Oppure quando il suo sacrificio non è compensato da alcun guadagno posizionale. Nella gioco seguente, svoltosi tra Capablanca e Bogoljubov nel 1922, il grande scacchista cubano ha praticamente tagliato fuori un alfiere nero, trovandosi di fatto in superiorità numerica.


Leggiamo l’analisi dello stesso Capablanca:

“La Regina, la Torre e il Cavallo neri sono posizionati aggressivamente e, in confronto ai pezzi bianchi, hanno maggiore libertà. Tutti i pezzi del Bianco hanno una funzione difensiva e i pedoni bianchi nelle colonne c ed e sono esposti ad attacchi. Il solo modo di difendere entrambi i pedoni sarebbe Cd2, ma il Bianco replicherebbe …Db4 e potrebbe così far avanzare il suo pedone della colonna a senza alcuna difficoltà. Finora tutto è andato in favore del Nero e, se non ci fossero altri fattori in questa posizione, il Bianco avrebbe certamente la peggio. Tuttavia c’è un aspetto che va decisamente in favore del Bianco, ovvero la posizione dell’Alfiere in h7. Quest’Alfiere non solo è completamente tagliato fuori dal gioco, ma, ancora peggio, non c’è modo di rimetterlo in partita. È come se il Bianco stesse giocando con un pezzo in più.”

Quindi il piano del Bianco è quello di scambiare o far sloggiare il Cavallo nero da c5. Poi, per mezzo della spinta c4-c5, il Bianco potrà creare un pedone passato sulla colonna d. Può contare sul successo di quest’operazione perché dispone di un’unità di forza in più, ovvero il Cavallo, a fronte dell’inutile Alfiere nero.

La partita si è conclusa così: 1.Cd4 Dxe3 2.Txe3 Tb8 3.Tc3 Rf7 4.Rf3 Tb2 5.Cge2 Ag8 6.Ce6 Cb3 7.c5 dxc5 8.Cxc5 Cd2+ 9.Rf2 Re7 10.Re1 Cb1 11.Td3 a3 12.d6+ Rd8 13.Cd4 Tb6 14.Cde6+ Axe6 15.fxe6 Tb8 16.e7+ Re8 17.Cxa6 e il Nero ha abbandonato.

3 commenti:

Fede ha detto...

Il giovane che sta zitto
pensa che tutto è scritto
fermo, duro, una legge.
Ditegli che tutto vola
che tutto è parola
che nulla regge
all’esempio del fiore
impudico e mortale.

1Co ha detto...

Mi fa riflettere il fatto che non leggo assolutamente il post ma resto fermo almeno una decina di minuti a godermi i commenti.

E' roba tua o ci stai negando la fonte?

Bellissimi, comunque.

Fede ha detto...

Sì alla fine mi sembra l'atteggiamento giusto nei confronti di questo blog...
Tutte le cose che scrivo sono rielaborazioni più o meno libere di versi che ho letto: in questo caso si tratta di una poesia di Alfonso Gatto.