lunedì 10 marzo 2008

Quando il tempo è tiranno


Solo i Grandi Maestri riescono a mantenere quasi inalterata la loro profondità di gioco nelle partite rapide. Questo tipo di partite, dette
instant o rapid o blitz, con accezioni che possono variare a seconda del contesto, sono per lo più scontri che non superano i 10 minuti di durata, fino ad arrivare al limite dei 30 secondi. I più conosciuti sono quelli detti “Fischer Style”, dal nome del più grande campione statunitense, che hanno una cadenza di 5 minuti + 3 secondi di bonus per ogni mossa. La più micidiale tuttavia è probabilmente la modalità “Hourglass” (clessidra), in cui, a un tempo base di 30-40 secondi, viene aggiunto ogni secondo utilizzato dall’avversario: in questo modo ogni secondo perso è un secondo regalato all’avversario, che incrementa le sue possibilità di riflettere.

Non dobbiamo pretendere di elaborare strategie complesse basate sugli equilibri dinamici in una partita rapida, ma dobbiamo il più possibile cercare di mantenere la correttezza posizionale. Scegliamo linee conosciute e confortevoli, aperture solide e tatticismi di base, perché è molto facile che l’avversario prima o poi commetta un errore che possiamo sfruttare a nostro vantaggio. Se ci sentiamo in una situazione di pericolo che richiederebbe più tempo del necessario per essere risolta, puntiamo alla patta scambiando il più possibile i pezzi “minacciosi”.

Le partite rapide sono una buona occasione di allenamento per sviluppare automatismi e per memorizzare varianti; occupano poco tempo all’interno della giornata e di solito sono caratterizzate da un clima meno “serioso” rispetto a quello dei tornei. Esistono numerosi siti Internet dove si possono giocare partite blitz on-line: il più noto è probabilmente instantchess.com, dove giocatori di vario livello da tutto il mondo si incontrano in tempi “compatibili con una tazza di the”, come recita lo slogan del sito. Chiaramente se cercate un livello competitivo più alto, è meglio rivolgersi altrove.

Il filmato seguente mostra una partita rapida svoltasi
tra Maxim Dlugy and Hikaru Nakamura in una pausa durante lo U.S. Championship. Il Nero ha abbandonato.

1 commento:

Fede ha detto...

Pensavo oggi, guardando questo cielo piovigginoso, che se, per un’improbabile grazia, si fosse d’improvviso alzato l’azzurro, non sarei stato colto né da stupore né da speranza. Non ho che strade e strade su cui posare i passi, mentre vorrei un terreno nel quale attecchire, vorrei il caldo che maturi e odori, vorrei la sera che inondi di malinconia e la mattina che rinfreschi e rassereni.